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sabato, novembre 26, 2005

Harry Potter e il calice di fuoco (take two)


Faccio ritorno dopo lungo tempo sullo sgomberonte, di cui, nonostante la sporadicità degli interventi, rimango co-fondatore.
In realtà speravo che il mio ritorno potesse coincidere con la recensione di un bel film, ma purtroppo non è così (cosa d'altra parte prevedibile).
Dopo le delusioni del secondo e terzo episodio, due film tra il mediocre ed il pietoso, mi pareva di aver capito che il calice di fuoco sarebbe stato in grado di risollevare le sorti della serie; tra recensioni e spoilerini di amici che avevano letto il libro, insomma, ero abbastanza fiducioso. Fiducia mal riposta, ahimè.
Non avendo letto il libro, non so se i difetti siano da imputare alla riccastra ammaliatrice inglese o alla trasposizione cinematografica. Resta il fatto che Harry Potter e il calice di fuoco è un film spezzettato, discontinuo, superficiale, scoordinato, senza capo nè coda. Come stile, mi ha ricordato molto gli ultimi episodi di Star Wars: troppo frenetico nel susseguirsi delle situazioni, senza tuttavia che questo frenetismo sia in alcun modo entusiasmante. Al contrario, è spesso frustrante, e non cessa di dare l'impressione che ci siano più cose da raccontare di quante ce ne stiano nella pur lunga pellicola.
Mio fratello nella sua recensione dice che gli effetti speciali sono ben fatti, il che è senz'altro vero. Ma a cosa servono? A cosa serve quello stadio di quidditch modello senato galattico? A fare da contorno ad una partita che non si vede nemmeno?
Personalmente mi sono anche chiesto come un gruppetto di mangia-morte abbiano potuto spazzare via indisturbati un'intera tendopoli, senza che uno solo delle migliaia di maghi presenti tentasse di intervenire, ma mi rendo conto che queste mie considerazioni sono figlie di un realismo ed una logica che in questo film sono indiscutibilmente fuori posto.
I personaggi, come negli altri film, rimangono delle macchiette, e l'evolvere delle loro amicizie e dei primi amori è rappresentato in maniera talmente infantile che potrebbe suscitare qualcosa soltanto negli spettatori under dieci (categoria di pubblico a cui però il film non si rivolge affatto).
Dopodichè, la spina dorsale della trama è rimasta uguale anche questa volta. Harry è predestinato, Harry deve affrontare difficoltà insormontabili, Harry ha degli amici che lo aiutano, Harry ce la fa e sconfigge il male. Qualche variazione non ci sarebbe stata male, tutto sommato... che ne so, la morte di qualche amico stretto (e non di uno sconosciuto, scomparso con la stessa fretta con cui era arrivato).
Tutto sommato, un film mediocre, nonostante alcune situazioni siano spassose e abbastanza ben riuscite.
Ennesima conferma che le serie cinematografiche farebbero meglio a fermarsi dopo il primo episodio (e quindi a non esistere)? Si.

Voto: 5 / 10

2 commenti:

Il Capannello ha detto...

le serie cinematografiche degne di nota in effetti si contano sulle dita di una mano...
detto questo, da lettore del libro vorrei precisare come speravo di aver lasciato intendere dal mio post che molte sequenze del film che lasciano perplesso lo spettatore sono invece ben più ampie nel libro. La partita di quidditch è avvincente. L'arrivo dei mangiamorte non semina distruzione nel libro, ma suscita la paura del ritorno dell'oscuro signore. Un po' come se oggi uno fosse a Jesolo e di ritorno dalla discoteca si imbattesse in una squadra di SS...

Anonimo ha detto...

Purtroppo se ci pensate hanno fatto il meglio che hanno potuto secondo me...C'e una traccia principale che si articola in scene spezzettate...L unica pecca e' la partita ma solo quella...per il resto sono stati grandi..