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venerdì, novembre 25, 2005

Harry Potter e il calice di fuoco


La quarta trasposizione su pellicola delle avventure del giovane mago è territorio di molti cambiamenti. Cambia innanzitutto la regia, che stavolta viene affidata al Mike Newell di Quattro matrimoni e un funerale. Questi, complice una storia più adulta nella forma e nei contenuti, cambia a sua volta l'atmosfera in cui ambienta la propria opera, rendendola nettamente più cupa rispetto ai capitoli precedenti, e cambia il pubblico destinatario, che cresce al pari dei protagonisti. E i quattro anni passati dall'inizio della saga si vedono sia nel miglioramento della tecnologia (gli effetti speciali sono ottimi), sia nell'abilità degli attori. Purtroppo il film risente pesantemente dei tagli alla storia imposti dai tempi cinematografici, con un conseguente senso di discontinuità tra i diversi aspetti della trama. Molti aspetti che nel libro sono approfonditi con cura, nella pellicola in questione sono accennati se non addirittura tranciati in tronco.

Voto: 6 / 10

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, purtroppo hai ragione, i tagli rispetto al libro fanno cadere un bel po' della magia di HP...Comunque a mio avviso ben fatto per il tempo a disposizione...quando Cedric Diggory e' morto ho pianto ;(

capa ha detto...

ti sei dimenticato di considerare Ermione che essendo cresciuta sta inizia ad essere valutabile :D

Il Capannello ha detto...

eh, ti capisco...
alcuni tagli però non li ho molto capiti, come la finale di quidditch! anche a livello cinematografico poteva essere una scena fighissima... :(