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lunedì, gennaio 02, 2006

Cinecity


In una serata all'insegna dell'eccesso, ho pensato bene di andare a vedere King Kong nel nuovo multiplex Cinecity, innaugurato di recente a Limena, alle porte di Padova. Ben quattordici sale su due piani, tutte equipaggiante con proiettori digitali: una spedizione esplorativa era assolutamente necessaria. Purtroppo Kong non era proiettato nella sala principale, impedendomi così di poter fare un confronto con la mitica sala Energia del multiplex di Melzo.
Ciò nonostante il viaggio non si è rivelato inutile, poichè mi ha permesso di conoscere nuove dimensioni di cattivo gusto e di spreco. Diciamo che dando una valigia piena di miliardi in mano ad un manipolo di giostrai, il risultato sarebbe stato all'incirca lo stesso, ma probabilmente un po' migliore.
Sia all'esterno che all'interno di questa multisala TUTTO stona. Pareti una diversa dall'altra, moquette con design lisergici tipo anni '70, utilizzo dei colori che definire spregiudicato sarebbe un eufemismo, sfarzo ed eccesso in ogni cosa, dai porta-salviette dei bagni alle poltrone delle sale (rivestite da una fodera con stampata la celebre citazione del finale di Blade Runner).
Peccato che questa risibile e goffa pomposità non sia sinonimo di qualità dei servizi: gli orari sul sito erano sbagliati, l'applicazione per stamparsi i biglietti a casa non funzionava, e all'inizio del secondo tempo del film la proiezione era sputtanata.
E chi pensava che le tute da operai del Warner Village fossero lo zero assoluto dello stile, si sbagliava: lo stile b-boy dei bigliettai e delle bigliettaie di cinecity è di gran lunga peggiore.
L'unica cosa bella che ho visto dentro questo cinema era una ragazza che distribuiva volantini per una (pessima) festa di capodanno in cui venivano regalate t-shirt "i am not a football player".
Che spreco. Che merda.

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