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lunedì, marzo 03, 2008

Il petroliere

Si può tralasciare qualsiasi commento sull'adattamento del titolo italiano: quando There Will Be Blood diventa Il petroliere, è "meglio chiudersi in un dignitoso silenzio". Meglio quindi passare oltre.
E' la fine del diciannovesimo secolo e negli Stati Uniti sono molti gli uomini che si mettono alla ricerca di giacimenti petroliferi sulla scia della seconda rivoluzione industriale. Daniel Plainview (Daniel Day-Lewis) si definisce appunto un cercatore di petrolio e viaggia in lungo e in largo in compagnia del figlio "acquisito" H.W., alla ricerca di concessioni e terreni sfruttando l'immagine del figlioletto. A Little Boston il protagonista ottiene il massimo del proprio successo lavorativo, ma allo stesso tempo iniziano anche gli inarrestabili problemi umani, legati alla figura del predicatore Eli Sunday (Paul Dano).
Paul Thomas Anderson torna al cinema dopo 5 anni di assenza per scrivere e dirigere un affresco cinico e disilluso di quello che è il processo fondativo della società statunitense e lo fa contrapponendo sapientemente lo spietato liberismo del protagonista e l'ottuso bigottismo della sua controparte religiosa. Paul Dano, bravissimo antagonista nonché rivelazione della pellicola, riesce quasi a tenere testa alla grandezza e alla magistralità di Daniel Day-Lewis, sulle cui spalle si regge l'intero film e che regala l'ennesima interpretazione da manuale, giustamente premiata con la statuetta dell'Academy. Peccato che un film così intenso e carico di significati verrà visto da pochissime persone, respinte da un titolo idiota e fuorviante.

Voto: 8 / 10

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un capolavoro in tutto e per tutto. Day-Lewis in questo ruolo rimarrà per sempre impersso nella mia immaginazione.
Ale55andra

jecke ha detto...

Eh sì, decisamente da manuale in questo film!