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venerdì, gennaio 11, 2008

Io sono leggenda


Non avendo visto i due precedenti adattamenti cinematografici dell'omonimo libro di Richard Matheson, che io non ho letto, e non avedo visto nemmeno l'opera prima del regista Francis Lawrence, Costantine, le mi aspettative per questo film erano sufficientemente alte e prive di ogni tipo di pregiudizio. A dire il vero anzi, la presenza di Will Smith e la sua prestazione da one-man-show mi facevano sperare di vedere un'opera più che discreta.
Tre anni dopo lo scoppio di un'epidemia che ha sterminato quasi tutta la popolazione della Terra e ha trasformato quella restante in una sorta di morti viventi che si aggirano nel buio, Robert Neville (Will Smith) è l'ultimo uomo rimasto sulla faccia del pianeta. Accompagnato dal suo cane Sam, il superstite passa le sue giornate cercando di trovare una cura alla malattia degenerativa degli "zombies" e tirando avanti come può per sopperire i propri bisogni fisici e psicologici.
Il fascino della storia dell'ultimo uomo sulla faccia della Terra è cosa nota a tutti ed è facile per Lawrence mantenere alto il livello di attenzione dello spettatore intercalando la descrizione della vita atipica del protagonista con le scene più d'azione in cui questo deve confrontarsi con gli esseri che lo circondano. Sebbene questi non siano stati resi egregiamente sullo schermo, e viene da chiedersi come mai usare la computer graphic quando basta un buon truccatore, regalano momenti di tensione non indifferenti e qualche salto sulla sedia si fa senza battere ciglio. Tuttavia, nonostante l'ennesima conferma delle qualità di Smith come attore, il resto del film lascia un po' a desiderare. Saranno i dialoghi, che visto che sono pochi potevano essere scritti in maniera un po' più profonda, sarà la trama, che da poco dopo la metà del film comicia a scricchiolare, saranno i già citati villains, che in fin dei conti sono poco più che mediocri, ma quello che ne esce alla fine è un film che può appassionare e che si guarda sicuramente volentieri, ma che probabilmente avrebbe potuto dire qualcosa di più. Per fortuna però, c'è Will Smith.

Voto: 7 / 10

3 commenti:

domenico ha detto...

io sono stato un tantino più cattivo, ma non sono in disaccordo totale con quello che dici, solo meno entusiasta, diciamo

Edric Ant ha detto...

Premetto che il libro non l'ho letto e, siccome in genere i paragoni fra i film e i libri dai quali sono tratti sfigurano il film, non ho aspettative deluse.

Il primo tempo mi è piaciuto molto, affronta la questione della solitudine in una maniera eccellente. Come hai detto te, è il secondo tempo che perde colpi, più che altro perchè non permette di capire molte cose. All'inizio vedi tante cose che lì per lì non capisci, i flashback, ti danno qualche indizio che ti dovrebbe aiutare a capire il perchè lui è l'unico sopravvissuto e perchè gli altri sono tutti morti. Pensavo che, andando avanti con la trama fossero spiegate altre cose. Personalmente mi piace quando in un film riesci a capire certi dettagli un po' alla volta e pensavo che nel secondo tempo avrei capito, ad esempio che fine avessero fatto tutti quelli che, invece di trasformarsi in vampiri, morivano semplicemente (non si vedeva manco uno scheletro in città) oppure mi sarebbe piaciuto capire un pochino nel dettaglio l'evoluzione di quel terribile virus o anche la maniera in cui si era diffuso così velocemente...fatto sta che tutti questi quesiti che mi tenevano sulle spine nel primo tempo, non sono stati risolti nel secondo. Va bene lasciare in un film qualche punto ambiguo, in modo che dopo la proiezione gli spettatori si possano scazzare con mille interpretazioni; va benissimo lasciare qualche aspetto irrisolto nel primo tempo, ma poi uno deve capire cosa è successo nel secondo!
Questo film ha troppi buchi logici,le questioni sono state introdotte nel primo tempo, ma non sono state spiegate nel secondo.
Dopo un primo tempo pieno di mistero e suspence, hanno fatto un secondo tempo pieno di azione ed effetti speciali.

Evidentemente si erano rotti, il finale è stato affrettato e superficiale. Io avrei allungato il film di almeno una ventina buona di minuti per spiegare meglio quello che era successo, non credo che avrebbero reso il film pesante, per me sono state due ore leggere leggere.

Toccherà leggere il libro e per me, aihmè, trovare il tempo di leggere il libro!

jecke ha detto...

@honeyboy: a distanza di tempo l'entusiasmo si è affievolito e effettivamente un 6 sarebbe stato più azzeccato come voto, ma vabé! :)
@tancredi: Io più che altro ho poco gradito la deriva catto-cristiana del finale, e in generale tutto quanto segue la sequenza più toccante del film (sì, quella). Però quando ero in sala mi aveva messo addosso una discreta dose d'ansia, segno che comunque almeno il suo dovere l'ha fatto. Anche per questo, posso dirmi soddisfatto. Va da sè, che tra un paio d'anni probabilmente nemmeno me ne ricorderò.