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giovedì, dicembre 22, 2005

Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l'armadio


Scritto nel 1950, il libro di C.S. Lewis da cui è tratto questo film si inserisce in una serie di sette racconti che raccontano le avventure del mondo di Narnia. Sebbene sia il primo uscito e sia senza dubbio il più famoso, Il leone, la strega e l'armadio è il secondo libro seguendo l'ordine cronologico "narniano". Per questo motivo alcuni elementi della storia, come il lampione in mezzo alla foresta o lo stesso ruolo di Aslan, vengono dati per scontati anche se spesso questi aspetti sono ignorati dal fruitore occasionale dell'opera letteraria o cinematografica. C'è da dire anche che il mondo di Narnia è più che celeberrimo nel mondo anglosassone, un po' come qui Pinocchio, e forse proprio per questo sono stati tralasciati alcuni dettagli che avrebbero migliorato il film.
Va fatta anche un'altra premessa riguardo il rapporto tra C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien, che come è noto si scambiavano anteprime delle proprie opere e pareri a proposito di queste. Ma se il libro ha solo qualche affinità con il mondo tolkeniano, il film è molto più debitore nei confronti della trilogia jacksoniana. Sarà per le origini neozelandesi dei registi, sarà per la stessa casa di effetti speciali (la Weta), ma Le cronache di Narnia dà spesso la sensazione di assistere a qualcosa di già visto.
Un altro aspetto importante della storia che sta facendo (pur)troppo parlare nel bene e nel male del film è il presunto messaggio a favore della cristianità. Sicuramente ci sono dei parallelismi tra Aslan e Gesù Cristo e tra Edmund e Giuda Iscariota, ma siamo ben lontani dalla propaganda. Perché se Harry Potter è stato messo all'indice dal papa in quanto promotore della magia (e quindi contrario ai valori cristiani), Narnia non è da meno. Voglio dire, l'antagonista è una strega.
Detto tutto questo, il film è tutt'altro che brutto, ma purtroppo a mio parere manca di fascino. La tecnologia utilizzata è ottima, tanto che a volte si stenta a distinguere gli attori truccati da quelli agghindati digitalmente, Tilda Swinton è molto brava nella parte della strega, certe scene sono davvero suggestive, ma nel complesso il film lascia un po' di amaro in bocca. La produzione Disney avrà sicuramente aiutato con i capitali, ma abbassato considerevolmente il target del film. Ai bambini piacerà un sacco.

Note all'edizione italiana: - Il doppiaggio di Omar Sharif nella parte di Aslan è pietoso, non si capisce la scelta. - La Disney ha espressamente richiesto di far uscire il film di mercoledì e di non applicare il prezzo ridotto. Evito commenti per pubblica decenza.

Voto: 5 / 10

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Opportunamente evitato, quanto meno per la lunghezza... comunque giusto prescindere da ogni pregiudizio "politico" su un'opera d'arte (o d'intrattenimento... per la simpatica scelta della disney bisognerebbe mettere mano ai forconi... JerryGarcia85

Anonimo ha detto...

Voto troppo alto!!! Non sarà che il natale ha addolcito i vostri cuori? A mio parere Un 5 e mezzo sarebbe già strappato con le unghie. Niente di nuovo, personaggi ultra stereotipati e zero coinvolgimento.
Voto 2 al Re Leone stordito, 4 a Babbo Natale guerrigliero con i suoi super-inutili regali.
Un 9 alla strega, davvero cattiva!