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venerdì, settembre 21, 2007

Mio fratello è figlio unico

A volte sarebbe meglio non vederli certi film. E non perché Mio fratello è figlio unico sia un brutto film, anzi, direi che è proprio per il motivo opposto. Perché si capisce che è possibile andare oltre Ho voglia di te e Scrivilo sui muri e girare un film onesto, sincero, senza troppi fronzoli. In più, fa piacere vedere come certe nuove leve del cinema italiano lascino ben sperare per il futuro al contrario di quanto avveniva pochi anni fa (sì Stefano Accorsi, sto parlando di te) .
Accio (Elio Germano) e Manrico (Riccardo Scamarcio) sono due fratelli di borgata, costantemente in conflitto per ragioni affettive, familiari e politiche. Manrico è carismatico, sicuro, fa l'operaio ed è attivista di sinistra, è l'orgoglio dei genitori ed è fidanzato con la bella Francesca (Diane Fleri). Accio invece è tutto ciò che il fratello non è: giovane neofascista, pecora nera della famiglia, isolato dagli altri e confortato solo dal senso di appartenenza al partito, che conosce grazie al cattivo maestro Mario (Luca Zingaretti). Con il passare del tempo si renderà conto che quella del picchiatore non è la sua strada e tornerà sui propri passi per ricongiungersi al fratello, ma forse le loro strade saranno ormai troppo divise.
Daniele Lucchetti adatta facilmente il libro Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi, opera che non ho letto ma alla quale va indubbiamente una parte del merito per la riuscita del film. Il soggetto, interessante e pregnante di spunti di riflessione non indifferenti, non viene però sviluppato in tutta la sua (possibile) forza, ma il risultato è comunque più che discreto e non ci si lamenta. Tuttavia se Mio fratello è figlio unico si discosta in positivo dalla produzione media italiana bisogna ringraziare soprattutto il cast: Germano è davvero bravissimo e anche Scamarcio non se la cava male. Cose che si sapevano, ma che spesso grazie a personaggi come Federico Moccia o Giovanni Veronesi si tende a dimenticare e sminuire. Anche Diane Fleri, che interpreta la ragazza di Manrico, è una piacevole scoperta, sia per le doti artistiche che per quelle estetiche.

Voto: 7 / 10

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con te. soprattutto sulle riflessioni riguardo Moccia, accorsi e compagnia!