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martedì, febbraio 12, 2008

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

Mi è stato fatto notare che ultimamente la media dei voti si è alzata un po' troppo, ma non è colpa mia. Dopo qualche mese in cui per un motivo o per l'altro non sono riuscito a vedere tutto quello che mi interessava, ora sto riuscendo a recuperare i film che avevo perso. Va da sé che mi metto alla ricerca solo dei titoli che penso possano essere validi, tralasciando le boiate. Riporterò la media a un livello consueto guardando qualche schifezza, lo prometto.
Jesse James (Brad Pitt) non ha bisogno di presentazioni, è stato una delle più grandi leggende del mito del Far West. Ma il suo lato pubblico, leggendario e affascinante, è compensato da un privato oscuro, tormentato, che lo porta tragicamente alla morte nel 1882. A ucciderlo è il giovanissimo Robert Ford (Casey Affleck), che dopo un breve periodo di gloria per l'omicidio commesso, si perde nell'autocommiserazione e nel pentimento per l'infame tradimento perpetrato nei confronti di quello che una volta era il suo eroe.
Ispirandosi alla vera storia di Jesse James, Andrew Dominik scrive e dirige un western anticonvenzionale, in cui al tema della frontiera viene preferito il raffinato tratteggio psicologico dei due protagonisti, magistralmente intepretati da Brad Pitt (premiato a Venezia con la Coppa Volpi) e Casey Affleck (bravissimo e giustamente candidato all'Oscar). Entrambi valgono la visione in lingua originale per poter godere fino in fondo della loro recitazione. La bellezza della fotografia di Robert Deakins poi non fa che rendere ancora più affascinante il film, nonostante la sua lunghezza che però personalmente non ho accusato in maniera eccessiva. Purtroppo però il film è stato vittima di una distribuzione inconsistente e non credo avrà grande successo neanche in homevideo.

Voto: 8 / 10

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