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mercoledì, gennaio 03, 2007

Giù per il tubo


Come fare al giorno d'oggi a produrre un film d'animazione quando quelli in CG sono dominio Pixar e quelli di plastilina sono quasi sempre dei capolavori? Ci prova la Aardman, casa di produzione inglese che sta dietro Wallace & Gromit, cercando una via di mezzo tra le due tecnologie. Se infatti il film è prodotto in computer graphic, questa ricalca molto da vicino quello che è lo stile tradizionale dei pupazzi di plastilina. Anche l'effetto finale, così come la tecnica, è tutto sommato un compromesso tra capolavoro e disgrazia. Un buon lavoro, che spicca soprattutto per la superiorità rispetto alla media (bassa) dei film d'animazione di oggi.
Roddy, topo casalingo ben agiato, si ritrova in casa un topo di fogna e, cercando di liberarsene, finisce direttamente nello scarico del water, approdando al mondo sotterraneo. Giunto nella città delle fogne si trova inaspettatamente nel bel mezzo delle rivalità tra la bella e gagliarda topolina Rita e Il Rospo, una sorta di gangster che trama piani malvagi ai danni di tutti. Tra un'avventura e l'altra, Roddy impara quindi a riconoscere il vero valore delle cose importanti, come gli amici e la famiglia.
Se la morale non è il punto forte della pellicola, e non lo è, vista la banalità di fondo, è la classe con cui è stato girato il film a risollevarne le sorti. I personaggi sono divertenti e le gag che si susseguono suscitano risate e sorrisi, senza essere volgari o fuori luogo. Non so come sia il doppiaggio in lingua originale, ma la traduzione (affidata a professionisti, e non ai soliti attori della tv) grazie a Dio è ben fatta. Insomma, una regia fresca e divertente al servizio di un film che forse non ha troppe pretese, ma che finisce per intrattenere alla grande il pubblico che andrà a vederlo.

Voto: 7 / 10

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