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sabato, agosto 12, 2006

A History Of Violence


Queste ridenti giornate di agosto, che sembra di stare ottobre, sono l'ideale per vedere (o rivedere, come in questo caso) i film della passata stagione e recuperare qualche recensione dimenticata o smarrita. Un'ottima occasione quindi per scrivere dell'ultima pellicola di Cronenberg, considerata (a ragione) da molti una delle migliori della scorsa annata cinematografica.
Tom Stall (Viggo Mortensen, in gran forma post-Aragorn) è un ristoratore della provincia americana che vive una vita tranquilla con una bella moglie (Maria Bello) e due figli. Una sera, davanti a due criminali omicidi che sono entrati nella sua tavola calda, si lascia prendere dal proprio istinto di sopravvivenza e salva il locale uccidendo i delinquenti. Trasformato dai media in un eroe, si troverà a fare i conti con un presunto passato violento, impersonificato dall'apparizione di Carl Fogarty (un ottimo e agghiacciante Ed Harris).
A History Of Violence, ispirato da una graphic novel (e ancora una volta emerge il valore dei fumetti... A quando il giusto riconoscimento anche in Italia?), è un affresco lucido e angosciante della natura violenta delle persone. Il mite protagonista è davvero chi sembra essere o, come è evidente, affiora la sua natura sanguinaria, soppressa per tanti anni? E le persone che lo circondano, che biasimano la sua "doppia-personalità", non sono forse affette dallo stesso problema? Il quadro che emerge dalle immagini del film è amaro ma realistico, che dipinge una società violenta e bugiarda, con la quale spesso ci si trova a dover fare i conti.

Voto: 8 / 10

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un buon film, non c'è che dire, anche se tradisce una certa lentezza narrativa presumibilmente "adottata" per distiguersi dai soliti blockbuster d'azione (e Cronenberg NON è, fortunatamente, un Michael Bay a caso...).

Ciao!

BenSG

Anonimo ha detto...

concordo con te sull'utilizzo e l'inserimento dei voti in generale che magari possono aiutare chi non ha molta dimestichezza col cinema a farsi un'idea.